Il castello, situato su un’alta scarpata sulla riva sinistra della Czarna Przemsza, rappresenta un esempio di architettura difensiva della metà del XIV secolo. Era un’importante parte del sistema di difesa della frontiera occidentale della Polonia contro le invasioni provenienti dalla Slesia e dalla Boemia. Inoltre, vigilava sulla sicurezza delle vie commerciali fluviali e terrestri, come la rotta commerciale dalla Slesia a Cracovia.
Il castello è menzionato per la prima volta nei documenti del 1349, quando viene citato Wiernek, il burgravio di Będzin. Ne parlano anche Jan di Czarnków e Jan Długosz nell’elenco delle fortificazioni costruite da Casimiro il Grande.
Nel 1364, il castello ospitò Carlo IV, imperatore tedesco e re di Boemia. Nel 1434, nel castello fu raggiunto un accordo tra i signori della Slesia e della Piccola Polonia per combattere i briganti di confine, e nel 1588 furono stipulati i “Patti di Będzin e Bytom”, che obbligarono Massimiliano d’Asburgo a rinunciare alle pretese sul trono polacco.
Il castello ha ospitato re polacchi, tra cui Enrico di Valois nel 1574, Giovanni III Sobieski nel 1683, mentre si recava a Vienna, e Augusto II il Forte nel 1697.
Nella metà del XIV secolo fu costruita la torre, alla quale fu successivamente aggiunto un edificio residenziale chiamato castello. Il complesso di edifici fu circondato da due cinte murarie in pietra, separate da un camminamento. Sul lato ovest, il castello superiore era collegato al cosiddetto castello inferiore, dotato di due torri e di un muro. Il castello di Będzin era integrato con il muro della chiesa e le mura cittadine.
Nel 1616, parte della città e il castello furono distrutti da un incendio; successivamente, il castello fu ricostruito, adattandolo a scopi più residenziali che difensivi. Quarant’anni dopo, durante l’invasione svedese, il castello fu nuovamente saccheggiato. Tuttavia, fu solo alla fine del XVII secolo, con la nomina della famiglia Mierszewski alla carica di starosta di Będzin, che l’edificio cadde definitivamente in rovina. Questa situazione perdurò fino al 1834.
Una romantica ristrutturazione neogotica del castello fu realizzata nel 1834. Il conte Edward Raczyński, su incarico della Banca di Polonia, affidò la ricostruzione del castello a Franciszek Maria Lanci. Alla severa struttura gotica furono aggiunti elementi architettonici pseudogotici, come merli sulle mura e sulle torri, cornici in mattoni per le finestre e beccatelli ciechi. Altri interventi che hanno conferito al castello l’aspetto attuale includono la ricostruzione del castello e l’abbassamento della torre. L’edificio doveva ospitare la Scuola Accademica di Miniera, ma dopo la ricostruzione il progetto fu abbandonato. Abbandonato dagli utenti, il castello tornò nuovamente in rovina.
Ulteriori tentativi di ricostruzione furono fatti nel periodo tra le due guerre mondiali. Il castello fu infine ricostruito dopo la Seconda Guerra Mondiale e, dal 1956, è stato adibito a sede del Museo di bacino a Będzin.
Nel castello è possibile ammirare un’interessante esposizione di armi antiche e armature protettive, oltre a conoscere la storia di Będzin e del castello stesso.
Fonte: “Dall’archivio del Museo di bacino a Będzin”